Dolori alla mandibola e gnatologia, quando affidarsi ad uno specialista

Normalmente questo tipo di dolori interessano l’articolazione temporo-mandibolare, ma si possono allargare anche agli organi legati alla mandibola e non solo. In alcuni casi il dolore mandibolare può colpire anche l’orecchio, la stessa articolazione mandibolare, i denti o i muscoli relativi a masticazione e deglutizione. Alla base dei dolori alla mandibola possono esserci però diverse possibili cause come traumi, fratture, infezioni o sollecitazioni esagerate dell’osso mascellare. Ci sono volte in cui questi dolori possono provocare altre problematiche quali blocchi o scatti della mandibola durante la masticazione.

Inoltre, il dolore mandibolare può insorgere a seguito, o in concomitanza, di otiti, varie patologie del cavo orale, malocclusione o bruxismo. Cerchiamo di capire cosa provoca questi dolori, quali sono le patologie connesse e quando è necessario rivolgersi ad uno specialista gnatologo.

Cos’è la gnatologia

Per poter individuare velocemente e nel modo più corretto l’origine dei dolori alla mandibola, ci si affida alla gnatologia. Questa particolare branca dell’odontoiatria si occupa infatti di studiare, individuare e curare tutti quei disturbi connessi all’articolazione mandibolare e all’apparato masticatorio. Lo stesso termine gnatologia, dal greco “studio della mandibola”, racchiude l’obiettivo di questa scienza.

Tuttavia si tratta di una specializzazione piuttosto recente, nata intorno agli anni ’60, e che spesso viene confusa con l’ortodonzia, che invece si occupa del riallineamento dei denti. Al contrario la gnatologia concentra i suoi sforzi sui rapporti tra ossa della mascella, ma anche denti, articolazioni temporo-mandibolari, muscoli e sistema nervoso. Perciò il compito dello specialista, ossia dello gnatologo, sarà quello di migliorare il rapporto tra cranio e mandibola, arrivando ad eseguire specifici interventi solo nell’eventualità di complicazioni.

L’articolazione temporo-mandibolare o ATM

Come abbiamo anticipato, buona parte dei dolori alla mandibola interessano learticolazioni temporo-mandibolari, ma di cosa si tratta esattamente?

Bisogna sapere che queste particolari articolazioni, poste ai rispettivi lati della bocca, permettono al cranio di connettersi alla mandibola. Perciò vanno intesi come i “cardini” della mandibola, che permettono di aprire e chiudere la bocca.

Tuttavia non sempre è possibile determinare l’esatta causa dei dolori mandibolari, siano essi legati all’ATM, o ad altri organi legati alla mandibola. Spesso situazioni di stress fisico o mentale possono incidere negativamente sulle articolazioni temporo-mandibolari. Sforzi troppo elevati possono dare luogo a tensioni, spasmi o problematiche più gravi che, se non trattate per tempo, possono anche diventare problemi cronici.

Principali cause dei dolori alla mandibola

Come abbiamo detto i dolori alla mandibola possono avere origini piuttosto diverse e, allo stesso tempo, possono provocare l’insorgere di altre patologie. In generale però possiamo dire che questi dolori riguardano non solo le articolazioni della bocca, ma anche tutti gli organi e i muscoli che ad essa sono collegate.<

Tra le principali problematiche possiamo trovare il bruxismo, o digrignamento dei denti, dove si può riscontrare un movimento eccessivo della mandibola, e il serramento, cioè un contatto prolungato tra le due arcate dentarie. A queste possiamo poi aggiungere:

  • acufeni, cioè fischi e ronzii uditivi che possono derivare da bruxismo o altre problematiche;
  • morso profondo, aperto o invertito;
  • mancata coordinazione della mandibola;
  • blocco mandibolare o difficoltà ad aprire e chiudere la bocca;
  • cefalee e mal di testa, dovuti anche a tensioni muscolari;
  • dolori a viso, collo, schiena o gambe;
  • problematiche posturali;
  • vertigini e instabilità.

Digrignare i denti di notte: le problematiche del bruxismo

Tra le patologie alla base, o connesse, con i dolori alla mandibola la più diffusa è probabilmente il bruxismo. Si tratta dell’abitudine di digrignare e muovere le arcate dentarie, stringendo i denti con forza e in modo del tutto involontario.

Questa problematica può anche presentarsi sotto forma di serramento, ossia uno spasmo muscolare che “costringe” a tenere chiusi i denti, che invece normalmente non si toccano. Questa patologia è molto più frequente negli individui adulti e si presenta in particola modo nelle ore notturne, provocando forti dolori a livello delle mandibola. Una volta individuata, è possibile risolverla attraverso l’utilizzo di specifici presidi medici. È questo il caso del bite, un apparecchio rimovibile costruito per adattarsi alle arcate dentarie e proteggerle. Viene impiegato per alleviare i dolori e ha lo scopo di mettere a riposo i muscoli contratti dell’articolazione, favorendo così una posizione naturale ed equilibrata della mandibola.

L’acufene: sentire un fischio nelle orecchie

L’acufene è una delle problematiche connesse ai dolori mandibolari e altro non è che la percezione di suoni quali ronzii, battiti o fischi. Generalmente chi soffre di acufene, anche se provocato da dolori alla mandibola, avvertirà questi suoni nella testa, senza che siano realmente presenti.

Esistono diverse tipologie di acufene: può essere monolaterale se si presenta solo su un orecchio o bilaterale se interessa entrambi. Inoltre possiamo distinguere tra acufene soggettivo, quando si sente un suono senza che ci sia un vero stimolo sonoro, o oggettivo. In quest’ultimo caso il rumore esiste, ma è provocato dalle strutture stesse dell’orecchio e può essere udito anche dallo specialista.

Rimedi per alleviare i dolori alla mandibola

Esistono diversi rimedi per alleviare i dolori alla mandibola, tuttavia per risolvere il problema è sempre meglio rivolgersi ad uno specialista. In attesa della visita è possibile mettere a riposo la mandibola seguendo una dieta specifica a base di alimenti soffici, evitando di masticare gomme o di mangiare le unghie.

In alternativa si possono alleviare gli spasmi dei muscoli mandibolari e i dolori applicando un panno caldo sul viso. Infine si possono eseguire degli esercizi di rilassamento, come ad esempio aprire e chiudere la mandibola, ricordando però di mantenere le labbra chiuse. In questo caso si consiglia di non far toccare le due arcate dentarie e di eseguire solo movimenti verticali.

Scegliere di affidarsi ad uno gnatologo, ossia uno specialista esperto di dolori e problematiche alla mandibola, è fondamentale per individuare in modo tempestivo, e risolvere, le eventuali problematiche.

Di norma durante una visita gnatologica il medico cerca di avere un quadro completo della storia clinica del paziente. Questo colloquio iniziale è necessario per capire se i dolori alla mandibola derivano effettivamente da una malocclusione, o da un’altra patologia sopra indicata.

In seguito possono rendersi necessari ulteriori esami, anche strumentali o diagnostici, che completeranno il quadro clinico del paziente. Tra le verifiche eseguite in questa sede possiamo trovare risonanze magnetiche, panoramiche o orto-panoramiche. In ogni caso l’obiettivo fondamentale della visita gnatologica è quello di individuare il rapporto, e lo stato del rapporto, tra mandibola, articolazione temporo-mandibolare e cranio, offrendo una soluzione anche alle problematiche correlate all’eventuale malocclusione.

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