Denti del giudizio: quando estrarli e perchè?

Cosa sono i denti del giudizio?

Gli ultimi denti dell’arcata inferiore e superiore sono chiamati denti del giudizio, terzi molari oppure ottavi perché sono l’ottavo dente di ogni emiarcata.

Sono 4, divisi in 2 per arcata e fuoriescono in tarda età, tra i 16 ed i 30 anni. Per questo vengono detti denti del giudizio.

Perché spuntano i denti del giudizio, se non servono per la masticazione?

La risposta risiede nella storia evolutiva dell’uomo.

Un tempo infatti, i nostri antenati, dovendo masticare cibi più duri, avevano le ossa mascellari più grandi rispetto alle nostre. Necessitavano di muscoli masticatori più forti e di un numero più elevato di denti molari.

Con l’introduzione della cottura i cibi sono diventati più morbidi e lo scheletro umano si è evoluto portando ad aumentare le ossa del cranio, per fare posto a più materia grigia, e a diminuire il volume delle ossa mascellari.

Di conseguenza il numero di denti molari è diminuito.

È probabile che tra diversi secoli i denti del giudizio non faranno più parte della nostra bocca.

Quando i denti del giudizio posso dare problemi?

Ci sono casi in cui essi non fuoriescono dalla gengiva, oppure solo parzialmente, senza svilupparsi completamente e rimanendo fissati all’osso.

Quando un dente del giudizio non cresce in maniera corretta, si manifestano spesso infiammazioni dolorose che possono sfociare in ascessi o altre problematiche come le cisti o le carie.

I denti del giudizio sono sempre da estrarre?

Non sempre. Dipende dai casi.

Ogni situazione deve essere attentamente valutata e monitorata dal dentista attraverso un esame clinico accurato e l’utilizzo di apparecchiature radiografiche avanzate che consentano di individuare anche possibili problematiche non manifeste ad occhio nudo.

Solitamente, se i denti del giudizio sono allineati e non causano fastidi, non è necessario estrarli.

Ci sono indicazioni assolute per estrarre?

Sì. È indicato estrarre il dente del giudizio nei seguenti casi:

  • quando i denti sono posizionati male e possono creare problematiche al dente adiacente (carie, infiammazioni);
  • se il dente del giudizio è cariato;
  • nel caso in cui sia in parte ricoperto da gengiva, che si infiamma molto frequentemente creando ascessi.
  • In alcune indicazioni ortodontiche, come ad esempio nei casi di affollamento dentale che richiedono l’utilizzo dell’apparecchio ortodontico per riallineare i denti.

Se inizio una terapia ortodontica devo sempre estrarre i denti del giudizio?

No, dipende dalle indicazioni dell’ortodontista.

Può essere complicata l’estrazione dei denti del giudizio?

In alcuni casi si e talvolta può essere necessaria una TAC Cone Beam per valutare i rapporti con le strutture adiacenti (es. Seno mascellare superiore – Nervo Alveolare inferiore).

L’estrazione del dente del giudizio è particolarmente invasiva?

Non sempre. Quando il dente è inclinato o le radici sono particolarmente curve può essere necessario sezionarlo per estrarlo in modo meno traumatico.

Nel caso in cui il dente risulti incluso nella gengiva o nell’osso, la procedura di estrazione si prolunga, ma senza particolari fastidi.

L’estrazione di un dente del giudizio correttamente posizionato, invece, risulta di solito più semplice e rapida.

Se ci sono stretti rapporti con strutture adiacenti e l’estrazione risultasse difficoltosa va estratto lo stesso?

In questi casi sarà l’odontoiatra a valutare il rapporto costo beneficio.

C’è un età più indicata per estrarre il dente del giudizio?

Consigliamo di sottoporsi a questo intervento preferibilmente in giovane età, intorno ai 15/16 anni, in quanto è molto più semplice togliere il dente del giudizio prima che si formino completamente le radici (germectomia).

Questo può risultare vantaggioso anche per i rapporti con il Nervo Alveolare inferiore.

Oppure si dovrebbe procedere non appena si identifichi la probabilità di una eruzione non corretta, meglio se tra i 20 e i 30 anni, per permettere una completa formazione di ossa.

Cosa fare dopo l’estrazione?

Dopo l’estrazione è possibile la comparsa di edema (gonfiore) nella zona interessata accompagnato a volte da un leggero livido.

È importante seguire le indicazioni del tuo dentista di fiducia, che ti consiglierà di apporre del ghiaccio per ridurre gonfiore e dolore e ti prescriverà la terapia farmacologica più adatta per limitare al minimo il dolore post-operatorio.

Dopo l’intervento si consiglia di alimentarsi con cibi morbidi per qualche giorno per non forzare l’apertura della bocca, qualora risulti difficoltoso.

Solitamente la sintomatologia post operatoria regredisce in circa 7 giorni.

Contattaci per un controllo! Sapremo valutare attentamente la tua condizione e consigliarti il miglior approccio da adottare.

 

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